Sulle Ali Dorate. Alberi di Vita

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La seconda anteprima della quattordicesima edizione de Il Rumore del Lutto 2020 si è svolta sabato 10 ottobre 2020: SULLE ALI DORATE. ALBERI DI VITA, percorso rituale delle cinque messe a dimora, delle cinque piantumazioni dell’albero di melograno.
Il percorso è stato caratterizzato da attimi profondi, ogni singolo momento è stato vissuto con intensità e commozione.
Il melograno è stato scelto in quanto simbolo di rinascita e fonte di speranza nel ciclo della vita. I chicchi di melograno rappresentano la comunità, tutti un po’ a sé e differenti ma si riuniscono fino a costituire il frutto unico.

Per il popolo egizio questo frutto era un simbolo di morte ma soprattutto di rinascita. La piantumazione avveniva in seguito a tragici accadimenti, proprio per meditare su quanto perduto e quanto ancora la vita avrebbe donato. Il melograno rappresenta l’energia vitale, dato che il suo colore rosso ricorda quello del sangue, simbolo dell’invincibilità, della resilienza e della speranza. Un albero in grado di infondere speranza.

L’idea di piantare un albero per ricordare i defunti ha radici profonde nella storia dell’umanità e vanta esempi storici significativi anche nel passato recente, basti ricordare il Giardino dei Giusti di Gerusalemme. Ma già in Italia, agli inizi degli anni Venti, molti comuni intitolarono un Viale delle Rimembranze per ricordare i caduti in guerra, piantando un albero per ogni caduto contrassegnandolo con una targhetta alla memoria.
“Sulle ali dorate” di Giuseppe Verdi, sono stati raggiunti i cinque luoghi deputati alla piantumazione degli alberi di melograno. Il percorso iniziato alle ore 10 nel Giardino Ratafià al Teatro Europa con l’intervento di grande pathos di Franca Tragni, si è successivamente sviluppato alle ore 11.30 con le magiche letture di Mario Mascitelli presso il Centro Giovani Il Federale. Alle ore 14.00, protagonista è la Casa nel Parco, grazie alla grande commozione suscitata dalla lettura di Loredana Scianna per la terza, indimenticabile, piantumazione. Mentre alle ore 15.30 Raffaele Rinaldi alle Torre Medicine dell’Ospedale Maggiore, dettava i tempi di un quarto momento di assoluto rilievo: grande richiamo di pubblico. Infine, alle ore 17.00, presso il Parco Falcone-BorsellinoNunzia Moisè, incantava i presenti per l’ultima piantumazione.

• La seconda anteprima del Festival si inscrive all’interno del Festival Verdi Off , progetto di Fondazione  Teatro Regio di Parma con il quale la rassegna stringe da tempo una felice collaborazione. Evento inoltre condiviso con Associazione Sodales.
Ogni singolo luogo ha rappresentato un’azione volta a divenire un momento poetico, una pagina di vita, per ricordare le vittime del Covid-19. Presente nei cinque luoghi un tutore dell’albero, il quale sarà responsabile e accudirà la pianta durante l’anno.
Desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato, rendendo unica questa giornata.
Fotografie di
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